il periodo di prova quando applicato al settore vendite, è una forma malsana di sperimentazione che crea, nel caso l’esito sia negativo, solo danni.
All’ azienda perché affida un mandato estremamente temporaneo a qualcuno che non conosce, ed il termine della prova con esito negativo genera, nella clientela contattata dall’agente in prova potenziale o attiva, una idea di dubbio e di insicurezza, che si rivolge contro l’ azienda stessa.
Non è raro sentire potenziali compratori che visitati da un agente “in prova” rispondono:
” ah lei è nuovo ma quanti agenti cambia la sua azienda? Continuo a vedere gente nuova!”
Queste affermazioni hanno quindi il primo risultato di danneggiare l’immagine dell’ azienda e verosimilmente anche il suo reddito.
L’ agente ha come danno principale quello di sprecare tempo sia nella conoscenza dei prodotti e delle eventuali forniture che possono generare, sia nei contatti con la potenziale clientela, entrambi inutili per produrre il futuro reddito dell’ agente stesso, non solo per l’ azienda che poi non rappresenterà ma anche per la perdita di credibilità che viene autoindotta nella potenziale clientela.
Per cui evitatemi di chiedere un periodo di prova, ma approfondite assieme a me la conoscenza delle idee che giuderanno le nostre attività, stabilendo così se possiamo instaurare un intenso rapporto “sinapsico” oppure no.
Se la conoscenza avrà esito positivo sapremo già in anticipo quali risultati porterà.
Se la conoscenza non avrà esito positivo allora dovrete cercare un altro venditore su Milano.