Certo che una persona che lavora si aspetta di guadagnare dei soldi.
Vero che esistono molte persone che guadagnano non perchè lavorano bene ma solo perchè hanno quell’incarico.
Un venditore solo a provvigioni non corre questo “rischio”:
Solo se l’insieme del suo lavoro è perfetto o più esattamente tende alla perfezione il guadagno arriva solo come conseguenza e non come fine ultimo.
Un vero venditore, è paragonabile agli Stoici, non ha bisogno di nulla e ritiene tutto al limite del superfluo, un pò come Diogene che butta il proprio bicchiere quando vede un fanciullo che beve usando il palmo della mano!
E qui arriviamo ad un punto importante, ogni acquisto che viene giustificato da una necessità, in realtà è mosso solo da una idea che genera un piacere personale che a volte è estremamente momentaneo.
Una vendita dove l’acquirente ha preso piena coscienza di questo è una vendita praticamente perfetta se il piacere arriva fino al pagamento.
Per questo le vendite andrebbero sempre effettuate con pagamento immediato e non dilazionato.
Se il piacere cessa termina anche la voglia di comprare.
Considerate che ogni valore di un “oggetto” è legato al desiderio di possederlo. Ed il desiderio si accresce quanto più l’oggetto appare vicino ma non acquisito, mentre diminuisce fino ad azzerarsi dal momento che viene acquisito.
Di conseguenza il guadagno monetario cresce proporzionalmente al desiderio di possedere l’oggetto.
Chi stimola questo gioco verso il solo proprio vantaggio, sbaglia ed ogni sbaglio genera il proprio svantaggio.